Rifugio Pomedes alle Tofane

Tutto nacque nel lontano 1954 quando il comune di Cortina, in previsione delle Olimpiadi in programma nel 1956, emise un bando per la costruzione e la gestione di un piccolo ristoro/rifugio, che avrebbe dovuto nascere in località Pomedes a monte della seggiovia che avrebbe portato gli atleti alla partenza della gara di discesa libera maschile. Tra le due domande ricevute premiò la guida alpina, maestro di sci e fondatore del gruppo alpinisti degli Scoiattoli Luigi Ghedina ‘Bibi’.
Nel 1955 assieme alla moglie Lucilla Gilmozzi, trentina di Tesero che lavorava da anni a Cortina in vari locali del centro e quindi del “mestiere” cominciò la costruzione della ‘Capanna Pomedes’ che allora contava su un piccolo bar, una sala da pranzo ed alcune camere per l’alloggio degli alpinisti.

La coppia con già due figlie, Adriana e Caterina, gestisce con amore questo rifugio, portando negli anni sempre modifiche e miglioramenti dovuti anche all’aumento del turismo sia estivo che invernale. Nel 1957 nasce a Cortina la prima via ‘ferrata’ alla Tofana di Mezzo che partirà proprio sopra il rifugio di ‘Bibi’. Il tracciato da lui studiato e più volte provato portava di alpinisti prima alla Punta Anna e poi in cima Tofana di Mezzo. Questa novità per Cortina e Pomedes portò maggior affluenza e notorietà e di conseguenza richiesta di sviluppo del rifugio stesso.

Nel 1966 Bibi decide di migliorare anche il tracciato della ferrata diventata troppo pericolosa in alcuni punti, poi modificata ulteriormente negli anni seguenti e portandola nel 1972 sul tracciato attuale, interessante dal punto di vista alpinistico, spettacolare ed esposta sulla cresta della punta Anna, venne classificata come una delle più difficile sulle Dolomiti.
Il rifugio oggi è gestito dai figli minori, Ruggero e Renata, che portano avanti l’attività con il solito spirito di rinnovo, ma senza dimenticare la tradizione, con l’obbiettivo di sempre ovvero far sentire i clienti a casa propria.